AGGIORNAMENTO 11 APRILE 2023:
ADDIO AMORE MIO, DOLCISSIMO ZENO HAI SMESSO DI SOFFRIRE, LA VITA E’ STATA TROPPO INGIUSTA FINO ALLA FINE CON TE.
Questa è la storia di un cane particolarmente sfortunato che dalla vita ha avuto solo disgrazie:
apparteneva ad una persona che lo teneva separato dagli altri suoi tre cani perché, secondo lui, non compatibile. Entra in canile il 21 giugno 2016 all’età di 8 anni in seguito allo sfratto subito dal proprietario e viene tenuto anche lì nella struttura in gabbia da solo per altri 5 lunghissimi anni di isolamento sociale, senza che mai qualcuno si degnasse di verificarne la compatibilità. Zeno al guinzaglio abbaiava agli altri cani, ma questo si sa non essere indicativo circa la compatibilità con i suoi simili, andava comunque provato ed infatti anche fino all’11 aprile u.s. ha continuato al guinzaglio ad abbaiare a tutti i cani che incontrava.
Il proprietario si era ripreso dopo poco solo il più giovane dei cani, due sono stati adottati da altre persone, solo Zeno è rimasto in canile.
Avendo possibilità di tenerlo separato dagli altri miei cani, il 15 giugno 2021 l’ho portato via di corsa dal canile, di seguito vi spiegherò il motivo. Dopo 10 giorni, pur non avendo mai frequentato corsi da educatore ma basandomi sulla semplice osservazione dell’animale, l’ho inserito con due cani maschi taglia grande ai quali si è legato moltissimo dimostrando un forte bisogno di contatto e di guida da parte dei suoi simili.
Torniamo al motivo dell’adozione:
Segnalato da tempo a chi di dovere dall’Associazione Zampe Pulite odv - della quale sono presidente - per le condizioni precarie di salute, il 15 giugno 2021 ho adottato Zeno perché temevo fortemente per la sua vita, preoccupazione manifestata anche da altre associazioni tanto evidente era lo stato in cui versava. Avevo, infatti, avvisato il canile che lo avrei condotto direttamente in clinica avendo fissato appuntamento subito dopo l’adozione. Il veterinario del canile allora in carica scriveva in pari data nell’attestazione sanitaria al rilascio di Zeno “…Sano…”. Si scoprirà subito dalle prime analisi effettuate lo stesso giorno che stava effettivamente male come sostenevo. Effettuati molteplici accertamenti sanitari, veniva considerata “…come prima causa del malessere un malassorbimento intestinale cronico tale da influire sui livelli di albumina plasmatica…”. Veniva impostata perciò una terapia mirata per l’ “…enterite proteino disperdente…” e dopo circa quattro settimane si osservavano miglioramenti. Infinite analisi di controllo ed i parametri rientravano nella norma mese dopo mese.
Ma la sfortuna si accanisce con questo povero canetto e, superati finalmente i problemi sanitari che aveva al momento dell’uscita dal canile, nel 2022 insorge una malattia autoimmune. Viene messo in terapia e, dopo numerose analisi di controllo, si trova il giusto dosaggio di prednisone che gli permette la qualità di vita che merita.
La sventura per lui non è finita: sotto controllo per la malattia autoimmune, si manifesta un tumore all’interno del naso, inizia ad avere occasionali perdite di sangue finché la frequenza aumenta e viene messo in terapia per cercare di bloccare le emorragie. Purtroppo il tumore non gli dà scampo, il 10 aprile una copiosa emorragia e l’11 aprile 2023, dopo un fortissimo attacco epilettico, l’ho dovuto aiutare a volare via tenendolo tra le mie braccia ed accarezzandolo fino all’ultimo respiro.
Ha vissuto per 1 anno e 10 mesi libero e circondato dal mio amore e da quello dei suoi compagnetti Cox ed Apelle, nemmeno 2 anni della sua triste vita (aveva 14 anni e mezzo). Ha dimostrato un attaccamento ai suoi simili fuori dall’ordinario: quando il 27 settembre u.s. Cox è stato malissimo, Zeno non voleva lasciarlo mettere in auto per portarlo dalla veterinaria, rimaneva appiccicato a lui. Ha sofferto tanto la sua assenza, lo cercava per casa. Era abituato a dormire, infatti, attaccato a Cox, lo considerava la sua guida e Cox lo accudiva. E’ rimasto poi solo con Apelle ed ha iniziato a dormire vicino a lui.
Ma più di tutti, era attaccatissimo a me: quando uscivo di casa, lo controllavo dal cellulare con la telecamera interna e vedevo che, mentre gli altri dormivano sereni e tranquilli, Zeno stava la maggior parte del tempo agitato andando avanti ed indietro verso la porta e guardando fuori la finestra. La cosiddetta “ansia da separazione”. Dovevo stare attentissima a non lasciare oggetti alla sua portata che potesse ingoiare, perché in mia assenza lo stress lo portava a questo. Ed ogni volta che tornavo, anche se assentatami solo per poche ore, piangeva dalla gioia.
Nessuno ha capito questo canetto. E’ difficile descrivere il legame che ci univa… riuscivo a comprendere ormai ogni suo bisogno anche solo dallo sguardo. Purtroppo, quando si è sofferto tanto nella vita, è complicato anche godersi quel poco di felicità che spero di avergli dato tra una malattia e l’altra.
E’ stato bello vederlo contento nelle sue varie vacanze in campagna con i suoi amichetti pelosi, salire in auto non per l’ennesima visita medica ma per andare in un posto con tanti odori diversi. Sono convinta che lui avesse consapevolezza di quanto lo amassi e questo mi consola un pochino di come è andata la sua vita.
Credo ora tu sia in un’altra dimensione, in un mondo parallelo al nostro dove non hai più dolori o malattie, e sono certa che sei qui al mio fianco nonostante non possa vederti.
Anche se solo per quasi due anni, sei stato molto amato.
Tua Ele per sempre
Vi mostro di seguito in ordine cronologico la sua vita con me a partire dalla foto del 18 giugno 2021 dove si vedono sul suo corpo dimagrimento eccessivo e segni degli accertamenti sanitari da me effettuati nell’immediatezza dell’adozione, continuando con la ripresa del peso e la gioia di vivere con i suoi simili. L'ultima foto sul cuscino con Apelle è stata scattata l'11 aprile 2023 un'ora prima dell'attacco epilettico.
APPELLO.
Zeus, detto anche Zeno, è un bel lupetto finito in canile il 21 giugno 2016 all'età di otto anni insieme ad altri tre cani perché il suo proprietario ha perso la casa e li ha dovuti cedere. Come gli altri suoi compagni di sventura, in un solo colpo ha perso casa ed affetti. Dalle foto può sembrare grande, ma in realtà è una taglia media. Inizialmente è timido con le persone, poi apprezza e cerca le carezze. Tutti i suoi compagni di sventura sono stati adottati, è rimasto solo lui dietro le sbarre...Ha uno sguardo dolcissimo, soffre molto la reclusione, ora ha circa 13 anni, aiutiamolo ad uscire dalla gabbia!
Per informazioni ed adozione rivolgersi alla volontaria:
Eleonora 3471911259
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